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Web Marketing ed enogastronomia

Mi capita spesso di sentirmi chiedere- "Ah Frà, ma quanti lavori fai? Che c'azzecca il Web Marketing con l'enogastronomia?"
Leggendo il post Ma io vendo salami dell'amico Stefano Gorgoni noto che il problema non è solo mio ed ho pensato, quindi, di fare qualche considerazione.

Comincio col precisare che il Web Marketing e l'enogastronomia non sono poi settori così lontani, dato che queste aziende in Italia hanno grandi necessità marketing. Che si parli di studio del mercato, di ricerche sui consumatori, di raccolta di feedback, di promozione e di posizionamento sui motori di ricerca, i produttori di olio extravergine, le case vinicole, i distributori di pentolame e coltelli, si stanno piano piano muovendo.

Non parliamo solo di vendita on-line. Anche chi ha un sito vetrina, comincia a capire che se 10 milioni di Italiani nel 2005 (e quindi si suppone anche di più nel 2006, di cui non ricordo il valore esatto) hanno scelto on-line ciò che poi hanno comprato off-line, nessuno può più permettersi di essere invisibile in rete e nel modo giusto.

A questo punto abbiamo già avvicinato le mie due passioni: da una parte il Web Marketing, di cui mi occupo dal 1998, anno in cui ho iniziato a gestire un forum sui problemi aziendali dell'introduzione dell'euro in Italia; i corsi di cucina operativa e la sperimentazione di attrezzature e prodotti enogastronomici dall'altra.

Vorrei però andare oltre, in modo più provocatorio.

Ho sempre pensato che la poliedricità di una persona sia una delle caratteristiche più importanti (ovviamente senza arrivare ad essere "tuttologo"), quindi il fatto che si abbiano competenze, interessi e passioni per argomenti molto distanti tra loro è, secondo me, una virtù, non un limite. La mia risposta, quindi, a chi mi chiede come mai io mi occupi di Web Marketing e contemporaneamente di enogastronomia è questa: "Beh? Che c'è che non va?"

Alcuni mi hanno detto che però un cuoco che cucini tutto il giorno sicuramente sarà più bravo di uno che cucini mezza giornata perché per la restante mezza fa qualcos'altro. Allo stesso modo chi fa Web Marketing mezza giornata è meno bravo di chi esercita il mestiere tutto il giorno. Contesto anche questo e con forza e non perché si parli di me. Proprio la capacità di mettere in relazione temi diversi e apparentemente distanti, invece, consente spesso di trarre grandi benefici ed in generale arricchisce. Più che i dati, sono importanti le connessioni

A questo punto non potevo perdermi l'occasione di pubblicare la foto del Maisazi Day, un evento enogastronomico cui hanno partecipato molte persone che invece lavorano nel campo del Web Marketing. Marco Savona (mio collega in Tradeplus, gestisce un sito di commercio elettronico), Enrico Altavilla (low), Marco Cilia (Tambu), Daniela Trifone, Marco Ziero (Cibino), Mariangela Balsamo, Calogero Dimino (Kalos). "Webmarkettari" anche loro (e ben conosciuti), che amano come me l'enogastronomia e che ovviamente saluto.

Commenti (2)

quoto la frase in verde, fortemente. E non solo perché si parla di due attività "creative" come web marketing e cucina; anche nella programmazione ci vuole "arte" :)

I due settori non potrebbero essere in alcun modo distanti! Il web marketing non è una teoria astratta che può prescindere da una diretta applicazione!

Così, la gestione dei prodotti enogastronomici online, dalle promozioni al prezzo, dalla loro presentazione alla loro divulgazione nella rete... e con implicazioni anche nell'off line è affare di web marketing.

D'altra parte, chi si specializza in questo settore, non può fare a meno di escogitare delle tattiche che potrebbero avere successo anche in altri campi :-)

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