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Ricerca redattore per nuovo circuito di comunicazione stampa

Stavolta chiediamo molto, ma credo che l'interessato possa avere molto a sua volta. Cerchiamo un redattore che voglia prendersi in carico la gestione e moderazione del nuovo Circuito di Comunicati Stampa che stiamo realizzando.

Il progetto, nato per fini di studio, vuol diventare un punto di riferimento per i giornalisti e gli addetti stampa delle aziende e delle agenzie di comunicazione. Al redattore che ci aiuterà, chiediamo un'ora di attività giornaliera di moderazione ed approvazione dei comunicati per un periodo di sei mesi almeno. In cambio offriamo la formazione necessaria, la possibilità di firmarsi negli interventi ed averne la relativa visibilità, di inserire quest'attività nel suo curriculum. Ovviamente avrà accesso a tutte le informazioni che lo studio fornirà.

La persona che cerchiamo è un giovane giornalista o è laureato in facoltà attinenti alla comunicazione, al marketing o ha seguito master a tema. In sostanza, una cultura sicuramente umanistica. Nel caso non sia laureato, dovrà avere comunque una preparazione equivalente.

La collaborazione potrà svolgersi da qualunque luogo in Italia, ma per i due giorni di formazione, a nostro carico, servirà un viaggio a Milano. L'interessato dovrà pagarsi solo il viaggio e le spese di vitto ed alloggio.

Nel caso della ricerca del grafico ho già detto che saranno cavoli amari per colpa di Mariangela, per il redattore, invece, il rompipalle sarò io e posso assicurare che rompo parecchio

Se volete iniziare questa folle sfida con voi stessi, emailate a francesco.defrancesco@yoyoformazione.it oppure telefonatemi al 349-2207339. Già la email che manderete sarà oggetto d'esame

Commenti (9)
andrea:

Anche in questo caso come nel caso della ricerca del grafico spero che nessun bravo giovane offra il suo prezioso tempo in cambio di dubbie promesse...

Saluti

Andrea, come ti ho risposto nel post sulla ricerca, per mia fortuna, ci sono decine e decine di giovani che negli anni hanno collaborato con me e che possono testimonare se si sono trovati bene o no, se hanno imparato qualcosa o no, se hanno avuto convenienza a queste collaborazioni o no.

Tu invece? Ne hai tante di persone che avendo collaborato con te possano dire altrettanto? Ritengo di sì...

andrea:

Posso di averne meno di te, anzi sicuramente, ma io le persone le pago indipendentemente se quello che ho in mente di fare poi va bene o meno. Il rischio d'impresa se lo deve accollare il titolare dell'azienda... non chi lavora per lui.

Probabilmente avrai anche collaboratori che sono stati delusi dall'averti offerto collaborazioni gratuite, io no, perchè hanno comunque ricevuto uno stipendio, non si vive di referenze. E ripeto ancora quello che ho scritto nell'altro commento:

Se un'azienda crede VERAMENTE in quello che sta facendo, investe, senza cercare collaborazioni a costo zero.

Purtroppo ho visto troppe aziende far soldi senza pagare i "giovani talenti" semplicemente sfruttando il proprio nome e dicendo al giovane di turno: "hei! ma guarda che dopo puoi dire di aver lavorato con noi!".

Saluti.

Veramente, Andrea, c'è ben scritto che è un progetto a fini di studio, non un'impresa commerciale! Tutte le attività commerciali vengono condotte con persone pagate!

Comunque è giusto che ognuno abbia la propria opinione e la manifesti.
Buona navigazione :-)

andrea:

Beh, quasi tutti i progetti commerciali all'inizio possono essere visti come progetti di studio...dipende solo dal nome che gli si vuol dare.

E' tuttavia chiaro che un progetto avente come obiettivo quello di "diventare un punto di riferimento per i giornalisti e gli addetti stampa delle aziende e delle agenzie di comunicazione" ha il chiaro intento di divenire un progetto commerciale, o no?

comunque buon lavoro!

Saluti.

Beh, 1 ora al giorno x 6 mesi ... non mi sembra un impegno così gravoso da temere di essere sfruttati...
Soprattutto se 'il giovane' è un neolaureato che deve ancora orientarsi, inviare curricola, fare colloqui.

Comunque ognuno è libero di decidere in base alle sue convinzioni. Qualcuno, con un minimo di spirito imprenditoriale, potrebbe anche decidere che valga la pena fare questa esperienza, e valutarla serenamente senza minimamente sentirsi sfruttato. Nella vita non si butta mai niente... ;-)

andrea:

Beh non si è parlato di quanto tempo bisognerebbe dedicare al progetto, viene piuttosto definita una "folle sfida con voi stessi" quindi presumevo fosse più di 1 ora al giorno, forse sbagliando, forse no.

Inoltre viene chiaramente detto che "saranno cavoli amari" perché si dovrà rispondere a dei rompipalle...chiaramente questo va letto in chiave ironica, ma non dà certo l'idea di un "lavoretto" da 1 ora al giorno. Queste sono le motivazioni per le quali ho utilizzato la parola "sfruttamento", oltre al fatto che non si capisce se poi diverrà un progetto commerciale che farà guadagnare l'azienda grazie anche al lavoro del giovane.

Il fatto è che molti giovani neolaureati non sanno nemmeno quando sono sfruttati, quindi anche se un giovane accetta e non si sente sfruttato non è detto che non lo sia, probabilmente se ne accorgerà più avanti...e intanto l'azienda ha manodopera a costo zero.

Ma più che sfruttamento o non sfruttamento è una questione di principio, una persona che si è fatta 5 anni di università ed è brava la si paga, magari un po meno se non ha esperienza, ma la si paga senza scambi di merci o di referenze.

E con questo concludo i miei interventi che sono durati già troppo.

Saluti.

Andrea, (... ma perchè scrivi in anonimo??), il post recita: "Al redattore che ci aiuterà, chiediamo un'ora di attività giornaliera di moderazione ed approvazione dei comunicati per un periodo di sei mesi almeno.", quindi l'impegno mi sembra definito.

Premetto che non faccio parte di YoYo Formazione e che quindi non ho alcun interesse nè nella società, nè in questo progetto di studio.

Una persona che si è fatta ben 5 anni di università ed è brava troverà sicuramente dei lavori pagati più che dignitosamente in una di queste mega società di consulenza ... o no?
E se è brava avrà la capacità, se lo desidera, di aprirsi un suo piccolo studio di consulenza, ... o no? Cosa gli manca?? L'esperienza.

Diverse università, da Milano a Torino, a Trieste stanno aprendo delle associazioni no profit che consentono ai neolaureati di lavorare GRATIS 8 ore al giorno, per sei mesi max 1 anno, e solo per poter scrivere sul curriculum che si è fatta quella benedetta prima esperienza che tutti richiedono.

Poi potremmo aprire un discorso lunghissimo sull'efficienza delle università, sulla loro capacità di dare ai giovani le capacità reali per mettersi sul mercato. Perchè io, che ho insegnato diversi anni all'università, ho sempre dovuto lottare con i presidi che chiedono ai docenti di NON BOCCIARE, perchè i finanziamenti che l'università riceve dipendono molto dal numero di iscritti e dal numero di laureati!

Poi parlare sempre di questi poveri giovani che non capiscono di essere sfruttati... la vita è una lotta in ogni sua forma, dal batterio agli organismi complessi, e questo principio non l'ho certo stabilito io.
Fare appello al senso di ingiustizia del mondo o degli altri, per la psicologia, è un comportamento auto-distruttivo.
Le persone vincenti, invece, FANNO ESPERIENZE e valutano queste esperienze in base ai propri parametri,che non sono i miei e non sono i tuoi.

Dico solo, e concludo anch'io i miei interventi, che una persona in genere sceglie tra le varie alternative che ha a disposizione (se ne ha) e scarta le alternative che ritiene meno interessanti, tra cui potrebbe essere questa, ad esempio.
Io mi sono laureata a 25 anni con 110/110, oggi ne ho 40 (tra qualche mese...) ed ho sempre scelto di lavorare non per i soldi, ma per l'esperienza che ne potevo trarre. A volte ho avuto terribili delusioni e ho incontrato aziende che non hanno pagato, e ci sono stata malissimo, ma non sono morta ... il che vuol dire che la cosa non è così grave.
Di certo, se non avessi accettato di mettermi in gioco e di rischiare, non sarei entrata in contatto con tutte le realtà con le quali oggi ho dei rapporti. Ma questa è stata la mia scelta...

Vi informo che il ridattore di cui si discute in questo annuncio è stato individuato. Anzi, ci siamo accordati con due persone e forse presto ce ne sarà una terza.

Maggiori informazioni sono sul post Costituito il team per il circuito di comunicati stampa.

Comunque c'è spazio, perché i redattori non sono mai troppi, quindi chi fosse interessato può segnalarsi.

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