Nella notte buia, la tremula luce prometteva qualche ora di ristoro.
Lo stanco viandante, navigatore di solitarie lande, pensò al suo ultimo viaggio. Poche oasi frequentate da viaggiatori occasionali gli avevano consentito di accrescere la sua conoscenza sui fenomeni che stava studiando. Dall’aspetto misero e dimesso, in realtà era uno studioso molto famoso che nessuno aveva mai visto in viso. Non che la cosa fosse strana, dato che in quel mondo tutti si conoscevano solo per nick ed al limite si vedeva un avatar o una piccola foto.
Aveva fame, ma non di carne. La lanterna della locanda era sempre più vicina e lui sapeva che vi avrebbe trovato alcuni conoscenti. Non si erano dati appuntamento, ma ogni giorno, più o meno, li ritrovava lì, un po’ come negli antichi bar di cui un tempo il suo bisnonno gli aveva raccontato, qualche giorno prima di andare.
Sull’insegna, La Locanda dell’Oste Scuro, il logo gli era sembrato promettente dal primo giorno. Anzi, ragionandoci meglio, forse era entrato nel locale proprio per quello, trovandosi poi bene. Ovviamente non era il logo a motivarne la sua frequentazione, ma certamente aveva contribuito a invogliarlo alla prima conoscenza.
L’oste aveva un menu decisamente interessante. Vecchie discussioni si alternavano a nuovi esperimenti e un elenco delle più richieste dava modo di seguire le tendenze degli altri avventori. Sulle portate vi erano spesso le critiche di chi non aveva gradito o che aveva altri gusti, ma alla fine forse l’intento era proprio questo, il confronto.
Si sedette stanco, felice di poter leggere tranquillamente per un po’…
Complimenti!
Scritto da: F@bri | 17.04.07 11:59
Scritto il 17-04-2007 11:59