Varie volte ne ho scritto su altri blog, senza mai approfondire il tema, quindi forse è arrivato il momento di farlo, anticipando alcuni contenuti del corso sulla scrittura ottimizzata di Comunicati Stampa ed Article Marketing.
Parliamo del fatto che un circuito non dovrebbe gestire contemporaneamente CS ed AM. O il primo, o il secondo, ma mai assieme.
Vediamo perché, cosa che spiega parzialmente il motivo per cui abbiamo deciso di creare noi stessi un circuito di comunicazione stampa (ve ne do notizia nel post Costituito il team del nuovo Circuito di Comunicati Stampa).
Partiamo dall'individuare il tipo di comunicazione e l'obiettivo di queste due azioni.
Il Comunicato Stampa è un comunicato che un'entità scrive per informare la stampa di una notizia ritenuta importante e che si vuol diffondere. Lettore del Comunicato Stampa è il giornalista o il blogger o il redattore di contenuti, che a sua volta scriverà un proprio articolo per i propri lettori, sviluppato partendo dalla notizia.
L'Article Marketing, invece, è un'azione basata pubblicazione di articoli aventi fini divulgativi, scritti per essere letti dagli utenti finali, cioè i lettori. In sostanza, l'autore scrive direttamente al lettore (col Comunicato Stampa, invece, l'autore scrive al giornalista).
Vi pare una differenza da poco? Vediamo quali sono le ripercussioni su un sito che debba pubblicare i primi o i secondi.
Sito di Comunicati Stampa
Un Comunicato Stampa ha parti fisse: titolo, abstract, corpo, conclusione, approfondimento. Non si scappa. Deve essere fatto così, perché così se lo aspetta chi legge.
Il Comunicato Stampa deve essere breve, un flash, semplicemente presentare la fonte primaria della notizia.
Il circuito di Comunicati Stampa ha un target preciso, i giornalisti e gli interessati a trovare informazioni da usare come spunti per propri articoli. Non sono i lettori finali ad essere i visitatori del sito, salvo eccezioni.
Le utility di inserimento dei comunicati stampa, devono essere orientati a questa forma di comunicazione, con un layout strutturato nei campi che abbiamo visto qualche riga sopra. Chi scrive non è un tecnico, ma un addetto stampa solitamente aziendale. Non è necessariamente un Responsabile Web Marketing o un blogger o un posizionatore (questo poi...)
Il Comunicato Stampa non ha una lunghezza minima. Semmai, ha una lunghezza massima!
Anche in termini strutturali, il circuito di comunicazione stampa non la categoria Comunicati Stampa, dato che lo sono tutti! Invece, ha categorie che classificano i Comunicati Stampa.
Una newsletter, i feed RSS e qualunque cosa possa essere utile al giornalista per essere informato delle novità, andrà fatto.
I lettori non arriveranno dai motori di ricerca (o in minima parte), ma saranno giornalisti che una volta conosciuto il sito ed apprezzato, continueranno a farvi ritorno per leggere le novità.
Siti di Article Marketing
Il sito creato per l'Article Marketing ha i lettori finali dei singoli argomenti come utenti target. Gli articoli sono scritti per loro, non per qualcuno che ripubblica.
L'articolo non può essere strutturato, se non in minima parte ed è giusto che sia così. Chi scrive deve avere la massima libertà, poter inserire immagini, codice html, ecc.
Un articolo di tal tipo, è giusto che possa contenere link, anche più di uno ed anche se questo non piace ad una certa scuola di posizionamento sui motori di ricerca (strano che lo dica io, eh?)
Le utility per l'inserimento di un articolo sono molto diverse da quelle pensate per un Comunicato Stampa. Ad esempio hanno i trackback, è possibile inserire commenti, deve esistere la possibilità di modificare il contenuto, ecc.
I contenuti di un articolo dovrebbero avere una lunghezza minima predefinita.
Tra le categorie, non deve esistere quella dei Comunicati Stampa, per il fatto che su un tale sito i Comunicati Stampa non devono esservi. Inoltre, un Comunicato Stampa sull'ecommerce, come lo si classificherebbe? Comunicato Stampa o Ecommerce?
I visitatori di un sito di Article Marketing arrivano principalmente dai motori di ricerca, non hanno grande interesse a tornare frequentemente sul sito (salvo che non sia un punto di riferimento importante per il tema al quale sono interessati), non hanno grandi motivi per iscriversi ad un'eventuale newsletter.
Conclusione
Ce ne sarebbero altre, sapete? Soprattutto a livello di organizzazione della Redazione, delle strategie marketing per il sito stesso, di modello di business per i profitti, ecc. Credo, comunque che quello che ho citato qui possa essere sufficiente per decidere che o si vuole il primo o il secondo. Assieme, sullo stesso sito, con le stesse persone, è quasi impossibile.