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Farsi pagare il primo appuntamento dal cliente

Una Chiesa a Brooklyn.Chi ha necessità di opere pie, date per amor di Dio, senza l'attesa di un giusto ritorno, deve rivolgersi ad altre sedi, io di mestiere non faccio il prete.

Per una promessa fatta a fmortara (il suo blog sul mondo IT) sul post Per essere commerciali migliori, oggi vorrei scrivervi di come arrivare a farsi pagare il primo incontro dai potenziali clienti interessati ai servizi di Web Marketing, cosa che faccio regolarmente da anni.

Ogni volta che parlo di questa cosa vengo regolarmente insultato da qualcuno. Cose come "tu hai la puzza sotto al naso" o "sei un presuntuoso" o ancora "te la tiri perché sei a Milano, dalle nostre parti faresti la fame" o peggio "Ma vaffanculo". Ok, prima di farlo mi fate il piacere di leggere fino in fondo?

 

Premesse

Io da anni, e YoYo - Formazione rotolante allo stesso modo, tutto quello che faccio per i clienti, lo faccio in forma consulenziale. In sostanza, in qualche modo si riconduce sempre alle ore di lavoro fatto. Che si tratti di attività SEO, di Web Marketing Strategico, di Comunicazione, di Organizzazione Aziendale, si tratta di prestazioni in cui io analizzo, studio, preparo business plan, presento progetti, coordino attività, do consigli, fornisco supporto nelle fasi decisionali. Niente servizi standard, niente pacchetti, niente preventivi prefissati (salvo la tariffa giornaliera). Tutto si fa a progetto.

È chiaro che qualche potenziale cliente me lo perdo. Nella vita qualche decisione va presa, ma vedrete che alla fine ne vale la pena. Arrivate fino in fondo.

 

Etica e motivazioni

Io mi sento un consulente da sempre. Quando parlo con un potenziale cliente, gli sto già dando qualcosa, anche se siamo semplicemente al telefono. Perché dovrei farlo gratis? Posso decidere di fare degli sconti, questo sì, ma ogni cosa che faccio, deve essere pagata da qualcuno. Trovo che sia giusto, nei confronti dei miei figli, per una questione di responsabilità di assistenza e mantenimento, nei confronti delle persone che amo, alle quali sto portando via del tempo mio, nei confronti del settore, che deve rendersi conto che queste attività hanno un valore, nei confronti della concorrenza, che non deve essere svilita dal lavoro gratuito altrui, ed alla fine nei confronti di me stesso

Le motivazioni proprie ed il ritenere che quanto si sta facendo sia giusto, sono fondamentali per essere in pace con sé stessi e procedere seguendo rigorosamente il percorso che ci si è prefissati, anche in mezzo agli insulti degli altri.

 

Primissimo approccio

Vengo quasi sempre contattato per telefono o via email con richieste tipo "Sa, vorrei essere più visibile su Internet, può darmi una mano" o "Sto facendo un nuovo sito, mi hanno detto che ti occupi di queste cose, non è che mi daresti una mano?" o altre simili.

Io di lavoro, nelle primissime fasi, ne parlo sempre e solo al telefono. Posso dire via email che sono interessato a livello di principio, ma per avere e dare altre informazioni, chiedo sempre un contatto telefonico. Via email non proseguo.

Al telefono in dieci minuti tento di capire di che si tratta, spiego che io fornisco consulenza, coordino risorse, di operativo faccio poco e solo in via eccezionale (anche perché non sarei economicamente conveniente), dico qual'è la mia tariffa giornaliera. Aggiungo che non faccio attività commerciale, quindi il primo incontro sarà già a pagamento. Ovviamente il primo incontro è di minimo un ora, quasi sempre due e dico che durante questo incontro rileverò il quadro completo, discuterò obiettivi e possibili strategie, concorderò la strategia e se avanza del tempo, inizierò subito.

Cosa importantissima, io al telefono non do alcun suggerimento su cose da fare, su come, su quando, su chi. Ascolta e basta. Tutto è rimandato al primo appuntamento.

 

Email di formalizzazione

A questo punto, se il potenziale cliente mi ha detto che si può fare, ma ovviamente vuol un attimo pensarci, gli invio una email in cui riepilogo tutto quello che gli ho detto al telefono, indico la tariffa giornaliera, spiego quale potrebbe essere l'agenda del primo appuntamento e ripreciso che tale appuntamento dalla nostra amministrazione sarà fatturato.

Concludo l'email dicendo che se l'azienda è interessata ai nostri servizi, per iniziare ci servono i dati anagrafici, la Partita IVA ed il riferimento in Amministrazione.

 

Contatto con l'Amministrazione

La nostra Amministrazione chiama sempre l'Amministrazione del potenziale cliente per controllare i dati e farsi confermare la Partita IVA, spiegando che le serve per la fattura che a breve sarà fatta a fronte dell'incontro. Questo momento è importante perché qui solitamente saltano fuori i problemi. Chi sta dall'altra parte a volte sa già tutto, il che vuol dire che si procede, a volte non sa nulla e chiede tempo, altre volte dice chiaramente che loro non procedono così. A questo punto ci fermiamo.

Preciso che con persone che conosco da tempo, in alcuni casi salto questa fase se la ritengo inutile.

 

Primo incontro

Anche il solo rilevare il quadro, secondo me è attività e va pagata. Quindi potrei semplicemente far domande, non dare alcuna risposta e dire che presto arriverà un progetto, ma ovviamente per rendere la cosa più facile, qualche indicazione la fornisco al momento. Infatti ho trovato che le persone pagano più volentieri se hanno la sensazione di aver ricevuto già dal primo incontro qualcosa di tangibile, operativo ed applicabile da loro il giorno dopo. Giusto o sbagliato, non è questo il punto. Dato che posso sempre farlo e non mi costa nulla, lo faccio.

Ecco perché al telefono non do alcuna indicazione, ma rilevo e basta. Le indicazioni le do durante questo primo incontro.

 

Proseguo delle attività

Chiaramente a volte il tutto s'è fermato al primo incontro. Cioè, capita che io durante questo appuntamento verifichi col potenziale cliente che non c'è interesse per lui a proseguire su un progetto di questo tipo. Proprio in questi casi, per assurdo, il pagamento è garantito. Non m'è mai successo che qualcuno non m'abbia pagato.

A volte capita che l'approccio non piaccia al cliente, che paga quest'incontro e non prosegue. Ottimo, non sprechiamo tempo entrambi.

Altre volte succede che il potenziale cliente si rende conto del fatto che il progetto per lui è interessante, ma non ha budget sufficiente. Si può concordare un altro modo di procedere o si interrompe tutto lì. Io non ho perso il mio tempo, lui ha evitato un bagno di sangue per un risultato parziale e paga sempre volentieri.

Spesso, per fortuna, capita che il progetto prosegua ed ovviamente la successiva attività o incontro dipende dal programma che ci si è dati.

 

Regali o non regali, sconti o non sconti

Al mio amico che fa il dentista, io dico sempre "Filippo, non farmi lo sconto, semmai usami i materiali migliori, fammi un lavoro perfetto e non farmi venire in studio a fine giornata, quando so che sei stanco". Questo modo di procedere io lo applico ai lavori che faccio e questo trattamento lo riservo ai miei clienti. Poco sconto, molto in qualità (secondo il mio modesto parere).

Non faccio mai regali all'inizio, invece più facilmente li faccio alla fine, quando è evidente che non sono interessati (se non alla fidelizzazione).

Cesarino Morellato diceva sempre "quando regali qualcosa, la percezione che se ne ha è che non valga niente" ed io sono d'accordo al mille per cento. Il primo incontro si paga, più facilmente non si paga il quarto o aggiungo un servizio che non era dovuto o faccio attività aggiuntive gratuitamente o sfrutto le sinergie delle mie relazioni e del mio lavorare a molti progetti, per dare qualcosa in più ad ognuno. Ma all'inizio nulla.

 

Vantaggi e svantaggi

Beh, il primo vantaggio è che capiremo subito chi è realmente interessato e chi no. Non credo ci sia bisogno di spiegare altro

Non perderemo tempo. Meglio pochissimi incontri, ma pagati, che tanti gratis. Soprattutto perché più di 25 anni di consulenza mi hanno insegnato che il fatto che il cliente accetti il nostro ordine deve dipendere dal suo interesse, non dal mega sconto o dai regali. Quando un cliente vi accetta un'offerta solo per il forte sconto o solo perché gli state dando dei regali, poi avrà un milione di motivi per non pagarvi, per dirvi che il lavoro che gli avete fatto non gli piace, ecc. ecc.

Questo sistema seleziona in modo naturale un certo tipo di clientela. Avrete meno clienti, ma saranno quelli giusti. Vi garantisco che il vostro livello di vita professionale e personale ci guadagnerà. Fidatevi

Ovviamente lo svantaggio è che qualche volta il potenziale cliente già durante la telefonata vi faccia capire che non è disposto a pagare il primo incontro o alla vostra email di formalizzazione risponde che non ha tempo, che non è interessato, che deve pensarci ancora, ecc. ecc.

Capita nella vita, no? Il perdere un potenziale cliente a volte è un fatto positivo. So che un giovane (professionalmente) fatica a capirlo (ed io non lo capivo a 25 anni), ma io posso dirvi che molte delle persone che mi stanno attorno nella vita reale (e di queste, voi alcune le conoscete e potreste interrogarle) si stupiscono della facilità, serenità e giovialità con cui io e Mariangela (che per fortuna la pensa come me) affrontiamo i nostri progetti, riuscendo a trovare molto spazio per noi pur essendo incasinatissimi e spesso addirittura intersecando vita privata a vita professionale. Oggi vi sto scrivendo da Chieti (anzi, Francavilla al Mare), dove sono per una riunione importante. Potevamo organizzarla a Vicenza, ma abbiamo preferito così, almeno ci faremo due bagni

Non crederete sul serio che sia fortuna, vero? Si tratta dell'accettazione cosciente del rischio di perdere un potenziale cliente, in cambio dell'avere quelli giusti e questo è uno dei modi.

Commenti (22)
fmortara:

Ciao fra! Non posso che ringraziarti per la promessa mantenuta... il 15 agosto poi!
Direi che condivido tutto quello che hai scritto nel tuo post pur avendo sperimentato, nella mia breve vita professionale, che non sempre si può seguire questa strada, per tanti motivi, il know-how, il mercato locale, le esigenze personali ecc...
Io sono di Reggio Calabria e giù da me è difficile trovare i clienti disposti a pagare non soltanto il primo incontro, ma anche il giusto prezzo per il lavoro svolto.
Diciamo che io cerco sempre di far capire ai clienti che la qualità ha un suo prezzo, ma non è facile.
Anche io ho deciso comunque di selezionare i clienti, (provo ad applicare la regola 80/20) e trovo che lavorare gratis (o quasi gratis) sia sbagliato...

A questo proposito ti racconto brevemente un aneddoto che mi è capitato anni fa, nel 2000 precisamente.
Gestivo insieme ad un amico un negozio di computer, e alcuni lavori venivano effettuati, forse anche per fidelizzare i clienti ad un prezzo molto basso dalla precedente gestione, un formattazione e reinstallazione di Windows costava appena 20.000 lire. I clienti si lamentavano del prezzo e chiedevano, a volte ottenedolo pure, di non pagare la cifra del lavoro.
Con il mio amico/collega ci siamo detti, da domani il prezzo è di 50.000 lire, chi vuole lo sconto, almeno ne paga 25/30.000... no?
Non ci crederai, ma appena il prezzo è passato a 50.000 lire *tutti* i clienti hanno pagato l'intero importo senza mai chiedere sconti. Forse la cifra più alta da l'impressione di un maggior lavoro svolto, non so, fatto sta che gli incassi sono quadruplicati per gli stessi lavori.

PS. Oggi ho organizzato una grigliata, se fossi a Reggio ti inviterei.

Francesco Abeni:

Caro Fra, due post interessantissimi proprio nel momento in cui sto cercando di migliorare la mia gestione commerciale. Grazie!
Per quanto riguarda le idee espresse, credo che un punto forse non abbastanza sottolineato sia la qualità offerta, e la percezione che noi stessi ne abbiamo.
Tre anni fa, all'inizio del mio percorso imprenditoriale non mi sognavo nemmeno di imporre condizioni; era un modo per entrare "con umiltà" nel giro e aver modo di crescere: al di là di letture e ricerche, il lavoro vero è la mia principale fonte di apprendimento.
Quindi ho sfruttato ogni possibilità di miglioramento e adesso mi accorgo di avere più esperienza, di saper gestire i problemi e i clienti, di offrire servizi qualitativamente dignitosi; cosa che mi dà la serenità necessaria per "imporre" tariffe più alte e di accettare di buon grado gli eventuali rifiuti.
Insomma, per poter essere bravi commerciali bisogna essere anche e soprattutto bravi nel proprio lavoro ed esserne coscienti (quindi confrontarsi, ecc...).
Va be', basta così, buon ferragosto a tutti.

fradefra:

@fmortara
Francesco, fai conto che ci sia venuto alla grigliata. Sono un divoratore di carne :)
A proposito, t'ho mai detto che sono stato varie volte per lavoro a Reggio Calabria, dove hanno fa creai un Call Center?

@Francesco Abeni
Hai ragione, la percezione della qualità del proprio lavoro è fondamentale.

Ferragosto ormai passato, buon proseguimento delle vacanze ad entrambi :)

fmortara:

Non lo sapevo, ma credo di aver capito quale sia il call center di cui parli, se è proprio in città.

Piero Viscardi:

@fradefra

anche perchè dici che "...ti senti un consulente da sempre..."

dopo questo post non posso fare a meno di "regalarti" un bel link dal mio sito di Consulenza Aziendale che per la chiave CONSULENZA naviga in prima pagina di goggle da un paio d'anni.

Lo farò appena possibile.

fradefra:

Ciao Piero, ben tornato. Spero che le vacanze siano andate bene :)

Grazie per il link :)

Pietro Coletta aka "shiftzero":

Ciao a tutti.
Vi lascio il mio modesto parere su questo discordante argomento.

Avete detto la parola magica: "percezione".
Tutto il marketing si fonda sulla percezione di valore. Ed evidentemente proprio chi riesce, con la dialettica, con il curriculum, con i comportamenti, con l'organizzazione o azienda di appartenenza, insomma, con un mix di valori percepiti, a rendere alto il proprio valore percepito tanto più alta è la probabilità di riuscire nell'ottenimento del pagamento al primo appuntamento.

Devo dire che la mia vita professionale è iniziata forse come quella di tutti. In punta di piedi, a prezzi contenuti. Ora fortunatamente non è più così ma, come ha ben detto Mortara, dipende anche dall'ambiente esterno in cui operi. Non ci prendiamo in giro: il Sud è molto diverso e per alcuni versi ancora lontano dalla mentalità lavorativa del Nord.

Per noi di Shiftzero è bastato uscire dal mercato locale e offrire i nostri servizi - e qui certo che devi avere coscienza della qualità del tuo prodotto/servizio - al mercato nazionale prima e internazionale poi per vedere cambiate le logiche di approccio al mercato e quindi la sensibilità verso il prezzo.

Ma vale sempre, a mio parere, la regola che se non sei nessuno per tale sei trattato. Ma per non essere più il "Signor Nessuno" che bisogna fare? Basta un portafoglio clienti ampio e con nomi altisonanti? No, secondo me non basta.

Per creare valore intorno alle persone (perché le aziende di persone sono composte) è necessario un approccio "problem solving" oltre farsi percepire come "competenti" in materia. Facile a dirsi, complesso da farsi. Ultimo appunto tecnico: trasferimento di valore. Se il nostro cliente percepisce che grazie al nostro lavoro ottiene un valore più alto di quanto gli viene chiesto come compenso, ecco che il marketing trova banalmente e facilmente la sua applicazione.

Spero di non aver fatto un giro di parole per dire due fesserie :-) Saluti,
Pietro

fradefra:

Ahhhhhh, Shift, come hai fatto a trovare il tempo per un commento così lungo? :p

Scherzi a parte, piacere di vederti da queste parti. La moderazione di Motori di Ricerca e Web Marketing su Html.it ti lascia così tanto tempo disponibile? :p

SEO in Abruzzo:

Confermo che FradeFra era a Francavilla, perchè il giorno prima mi ci sono incontrato.

Fra, ho letto con interesse il tuo post, ma ti dico che non sempre la selezione del cliente è possibile.
L'Abruzzo come ti dicevo è un regione che si pensa di stare nel Nord, ma è classifica centro sud e offre servizi come tale agli imprenditori la cui logica di interesse è quella di risparmiare sempre e ovunque e pretendere lo sconto prima ancora di sapere quanto gli cosa il bene cercato.
Figurarsi poi chiedere la tariffa per l'approccio iniziale.

Mi sento di condividere la tua linea filosfica e vorrei essere il primo a seguirla. Ma come da giù da Reggio ti han fatto notare, e come poi tu stesso hai ammesso, il problema è il background culturale che sta dietro alle persone con le quali approcci.
Un divario che Nord e Sud, purtroppo, hanno ben marcato.

Confido in un futuro migliore, ma dopo 8 anni di importazione in Abruzzo, inizio ad essere veramente scettico sulla cosa per questa splendida regione (a livello di vita intesa come qualità generale).

fradefra:

Ciao SEO in Abruzzo (uffa, ora mi viene il dubbio su come chiamarti, visto che so il tuo nome :P )

Beh, sono convinto di quanto dici. Penso che però sia importante che noi si abbia l'atteggiamente mentale volto verso una certa direzione. Poi chiaramente ci sarà molto da lavorare, senza mai smettere di pensare a ciò che vorremmo.

SEO in Abruzzo:

Ah, se vuoi puoi pure chiamarmi per nome :P
Il nick serviva per spingere la key sui motori di ricerca, tanto per cambiare!!!

Condivido l'avere l'atteggiamento mentale giusto, sempre e comunque; tuttavia - non sò tu - ma la pazienza a volte ha un limite e credo di essere arrivato allo stress totale di quella povera crista che mi segue tutti i giorni :D

fradefra:

Quindi ora SEO in Abruzzo non ti serve più perché:
- 1) hai scoperto che non rende
- 2) sei già fin troppo posizionato
- 3) hai deciso di cambiare attività
- 4) hai deciso di cambiare regione

?

Qual'è quella giusta? :P

Nekuia:

Concordo col post in generale - lucido e smaliziato - faccio solo presente che ci sono clienti che per la loro struttura non possono seguire la prassi indicata.

E non sono clienti da poco, sono grossi Comuni, Ministeri, enti regionali ed in genere il settore pubblico.

Ottimi clienti, oggi e in prospettiva, ma con riflessi pachidermici e necessità didattiche molto dispendiose in termini di tempo (anche se altrettanto redditizie sul lungo periodo).

Che dici, vale la pena di fare un'eccezione ;-) ?

fradefra:

@Nekuia

Vale la pena, ed un paio li ho anche io :)

Furious:

Ottimo post ed anzi eccezionale se penso che lo hai scritto a ferragosto...
Sono contento di notare che nel mio piccolo (mooolto piccolo) ho scelto la giusta linea di condotta, anche se qui da me (Macerata e dintorni) farsi pagare il primo approccio credo sia cosa più che ardua (quoto Seo in Abruzzo).

Pensa che all'ultimo incontro una ditta di consulenza voleva pagarmi Pay per Action, cioè dandomi una percentuali su ogni vendita (cosa per altro quasi impossibile da monitorare!).
Il mio preventivo naturalmente era annuale a una cifra di 3 zeri.
In pratica mi hanno proposto di lavorare gratis sperando che se avessero venduto dei servizi me lo avrebbero fatto sapere :))

fradefra:

Furious, capita in effetti.

Il vero problema è che capita anche l'inverso, ovvero di posizionatori che si fanno pagare tutto in anticipo, senza garanzia sui risultati.

Forse questo è uno dei motivi, per cui poi la gente è diffidente.

Per inciso, proprio il fatto che io mi faccio pagare solo l'intervento, non il progetto, rende più semplice l'accettazione del fatto.

Ovviamente mi rendo conto che in certe zone sia difficile e non è sempre facile neanche al nord, non crediate.

SEO in Abruzzo:

@FraDeFra

> 1) hai scoperto che non rende
Si, non se l'è mai cagato di striscio nessuno, ma faceva scena, me lo tengo :)

> 2) sei già fin troppo posizionato
Effettivamente ormai abbondo per questa parola

> 3) hai deciso di cambiare attività
No mai ... non una seconda volta. Leggi qua: http://blogs.ugidotnet.org/ProgrammingNotes/archive/2006/11/23/56940.aspx
E' un altro mio blog

> 4) hai deciso di cambiare regione
Più che regione, ho deciso di cambiare nazione. Andare dove il nostro lavoro è preso seriamente!!!

SEO in Abruzzo:

@FraDeFra

In merito alla risposta che hai dato a Furis. Non ci trovo nulla di strano pretendere il pagamento in anticipo.
Tanto si sà poi come va a finire .. pagano sempre a 60, 90, 120 e anche peggio.

Detto questo, se hai modo di documentare quello che stai facendo è comunque segno che la pagnotta te la sei sudata. Diverso è il discorso sui risultati. Non si può certo garantire qualcosa di assolutamente certo come la posizione, e su questo mi pare di averti trovare in accordo altre volte. Se mi parli cmq di ROI e di conversioni, in questo caso sono favorevole.

Pietro Coletta aka "shiftzero":

@fradefra

Eh eh eh... era un post troppo ghiotto per non dedicarci del tempo ;-)

P.

Alessandro costo zero:

Salve, concordo pienamente il parere di fradefra, io sono un giovane imprenditore siciliano che Haimè si occupa di consulenza finalizzata alla diffusione di fonti energetiche alternatie (impianti solari ) in primis. La mia attività è nata due anni fà e posso assicurarvi che dopo più di 1000 sopralluoghi accompagnati da piani economici e progetti di massima solo il 1% di questi si è rivelato una forma di guadagno. Qui la mentalità è a dir poco contorta:
- esempio di persona civile: io ( cliente ) devo installare degli infissi, una caldaia un' impianto ecc... ovviamente chiamo un' azienda di mia fiducia o di fiducia di qualcuno che io ritenga sia di mia fiducia e ( scusate il gioco di parole ) gli conferisco l' incarico verbale o scritto consegnando un 'anticipo per il lavoro che dovrà svolgere.
- esempio persona coatta che si crede intelligente: io ( cliente ) devo installare degli infissi, una caldaia un' impianto ecc... ovviamente chiamo 20 aziende con altrettanti preventivi studi ecc. scelgo il prezzo piu' basso senza pensare che dietro ci siano dei materiali truffati o peggio rubati, incompetenza, mancanza di sicurezza sul luogo di lavoro ecc... inoltre come sempre capita trovi l' amico del cliente che gli dice ma me lo potevi dire a me io conosco a uno che te avrebbe fatto il lavoro per niente ( fantasie ).
Adesso però ci hanno rotto ...
La mia attività come credo tutte hanno innanzitutto un costo ma ancor peggio delle responsabilità enormi.

Cmq al più presto Decreti ingiuntivi per tutti...
Un saluto, a presto www.costozero.biz

Daniele:

Salve colleghi :)
Ho rispolverato questo post, da una ricerca online, perchè mi stavo chiedendo se fosse giusto pensarla come me (e ovviamente come l'autore di questo articolo). Bene, ho capito almeno che non sono solo :) Io ho iniziato la mia attività web a 19 anni, nel lontano 1999, ho aperto subito la Partita Iva, sostenute le prime spese e avviato la mia attività in un vecchio garage. A distanza di 10 anni ho una bella azienda, uffici, magazzini e quanto altro...il mio modo di lavorare è stato sempre il solito, fin dal primo giorno.
Mi ricordo, come ieri, uno dei primi lavori (realizzazione sito) per un cliente che non voleva pagarmi neanche l'anticipo, perchè secondo il suo parere non dovevo anticipare nulla per iniziare e dunque non era giusto chiedere l'anticipo... beh inutile dire che era un perfetto idiota e che il lavoro non lo feci, e ripeto: era uno dei primi lavori! Voglio ribadire questo concetto, perchè molto spesso ho sentito parlare neofiti imprenditori "all'inizio devo farmi conoscercmi!" e come? come una persona che svende il proprio lavoro? o ancor peggio..che non sa neanche quantificarlo? oggi a distanza di 10 anni, proprio oggi, un mio parente (cugino) mi dice che ha commissionato un lavoro per un sito internet ad un suo amico universitario a 500 euro (della serie nessuno è profeta in patria!) io ho risposto che a quella cifra non lavoro e comunque i miei lavori partono da cifre più alte, senza neanche sapere di che genere di sito si trattasse. Anche questo, secondo me, è una protezione verso sciacalli che voglio approfittarne del nostro lavoro non materiale e dunque difficilmente quantificabile. Molto spesso mi chiedo che non tutti i clienti possono apprezzare al meglio la nostra professionalità, perchè una ferrari che costa 10.000 euro provocherebbe centinaia di morti al giorno, perchè in questa società i soldi sono sempre un deterrente e nel nostro lavoro ci permette di ottimizzare il tempo per i clienti migliori..e non venite a dirmi che al sud è diverso, perchè io sono del centro-sud italia :)

A presto e buon guadagno :)

Bellissimo post, anche se lo leggo ora a distanza di tempo! Questo è il vero modo di lavorare perchè è necessario, prima di vendere, insegnare al cliente quali siano le modalità ed essere chiari in questo; una volta detti chiunque è libero di decidere del suo destino, incaricandoci del lavoro o meno.
Condivido inoltre il fatto che non bisogna svedersi a gratis o quasi perchè in quel caso il cliente avrà poi mille ragioni per non pagarci o per contestare.
Teniamo duro!

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